Cosa faccio a Carbonia se piove?

Vai, ASSOLUTAMENTE, a visitare il Museo del Carbone!

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Ma se quando vengo io piove o c’è vento.. cosa faccio a Carbonia?”

Quando i miei ospiti mi pongono questa domanda, la prima risposta che do è sempre questa:

VAI, A-S-S-O-L-U-TA-M-E-N-T-E, A VISITARE IL MUSEO DEL CARBONE!

E’ un’esperienza entusiasmante e toccante insieme: durante tutto il tour dentro la miniera, una guida estremamente preparata ti racconterà cose che non immagineresti mai e sarà come riportarti un po’ indietro nel tempo (non poi così indietro, purtroppo!)..

In breve, ti anticipo qualcosa io.

La miniera di Serbariu è una miniera di carbone che è stata attiva dal 1937 al 1964 e costituiva un’importante risorsa energetica per il nostro Paese.

Negli ultimi anni il sito minerario è stato oggetto di una recente ristrutturazione e attualmente è diventata la sede del Museo del Carbone.

Il giacimento (piuttosto esteso) fu scoperto nel ’36 dalla Società Mineraria Carbonifera Sarda.

La città di Carbonia venne così fondata in prossimità della miniera per mano di Mussolini, durante la sua dittatura.

Ottenuta la concessione dell’area nel ’39 con la denominazione di Serbariu, cominciarono ad essere scavati i primi pozzi.

Lo sfruttamento arrivò ad una profondità di quasi 180 metri!

Le condizioni di lavoro dei minatori erano a dir poco disumane. I luoghi di lavoro erano talmente claustrofobici che la bassa statura diventava un requisito praticamente imprescindibile.

La fatica, quella vera, fu di questo luogo.

Il rischio di morte era altissimo.

La malattia, invece, non era nemmeno un rischio. Ma una certezza matematica.

Ciononostante Carbonia attirò tantissimi migranti provenienti da altre zone di Italia. Tra gli incentivi offerti per convincere gli aspiranti minatori a trasferirsi in questa nuovissima cittadina a Sud-ovest della Sardegna, veniva segnalato che le case erano dotate di bagno interno!!! Sì, interno. Perché all’epoca questo era un lusso. Pazzesco, se pensiamo che si tratta di un’ottantina di anni fa..

Comunque Carbonia si popolò di molti migranti.

Tra loro, anche il mio caro nonno. Vincenzo. Che, pur essendo stato mandato in pensione abbastanza presto a causa di una grave e galoppante silicosi, cui seguirono tumore ai polmoni, infarti, e acciacchi vari, raggiunse comunque la ragguardevole età di 93 anni. 🙂

Ad ogni modo, quando attorno al ’50, l’Italia entrò nella CECA (Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio), l’importanza del settore minerario venne piuttosto ridimensionata: molti cantieri chiusero, i posti di lavoro diminuirono di circa il 70% e gli scioperi e le manifestazioni furono all’ordine del giorno.

Uno tra i più lunghi scioperi mai verificatisi in Italia ebbe luogo proprio a Carbonia, nel 1948: durò, esattamente, 72 (SETTANTADUE) GIORNI!!!

La situazione era particolarmente tragica se pensiamo che l’economia della vasta zona del Sulcis si basava ESCLUSIVAMENTE sul carbone. Ne conseguì un fenomeno migratorio spaventoso. I minatori che restarono vennero assunti dall’Enel. Siamo più o meno nel 1965.

La chiusura ufficiale della miniera di Serbariu avvenne nel 1971.

Il degrado dei relativi macchinari, impianti e fabbricati abbandonati fu accelerato dall’occupazione di senzatetto e dalla formazione di attività artigianali irregolari e discariche abusive.

Il Comune acquisì il patrimonio immobiliare della ex miniera e impedì la rottamazione dei castelli minerari. Nel ’91 acquistò il sito e sviluppò una serie di progetti di recupero. Nel 2002 nacque il primo cantiere per restaurare la lampisteria.

Riconvertito in Museo del Carbone, il sito recuperato è stato inaugurato e finalmente aperto al pubblico il 3 novembre 2006.

E’ possibile visitare le strutture minerarie principali, quali la lampisteria, la sala argani e una galleria sotterranea.

Ciò detto, qui in basso troverai gli orari e prezzi del Museo, ma… ATTENZIONE!

SE ACQUISTI IL TUO BIGLIETTO DA NOI, oltre alla comodità di avere il tuo posto assicurato IN ANTICIPO e SENZA PAGARE UN EURO IN PIU’, avrai anche un SIMPATICO OMAGGIO come special guest del nostro B&B!!!

Ti basterà contattarci qui nella nostra chat rosa (in basso a destra) o compilare il form che troverai qui nella sezione “Contattaci” e richiedere il tuo CODICE PERSONALE.

Beh? Che aspetti?? Richiedi subito qui il tuo biglietto per visitare il Museo del Carbone.

Fidati di me: NON TE NE PENTIRAI.

PER VEDERE IL SITO DEL MUSEO, CLICCA QUI                         FOR ENGLISH, CLICK HERE

ORARI DI APERTURA DEL MUSEO

Dal 21 Giu al 20 Set: TUTTI I GIORNI, ore 10:00 – 19:00 [NB: La visita guidata dura un’ora: quindi la biglietteria chiude un’ora prima, cioè alle 18.00]

Dal 21 Set al 20 Giu: DA MARTEDÌ A DOMENICA ore 10:00 – 18:00 [Chiusura biglietteria ore 17.00] Chiuso i lunedì (non festivi), Natale e Capodanno. 24 e 31 Dicembre aperto dalle 10:00 alle 13:00

PREZZI   [includono: 1) ingresso in lampisteria e 2) visita guidata in sala argani e in galleria]

  • GRATUITO: sotto i 6 anni
  • INTERO: € 8.00
  • RIDOTTO: € 6.00

Il biglietto ridotto si applica per:
– visitatori individuali di età compresa tra 6 e 12 anni e superiore a 65 anni
– titolari di Carta Giovani e di Carta Giovani Euro<26
– carta soci TCI – ACI – circuito SYC! (Show your card!) – iscritti CRAL Regione Sardegna
– altri convenzionati

BIGLIETTO UNICO: € 15.00 valido 60gg per una visita in ciascuno dei seguenti siti e musei:

  • Museo del Carbone
  • Museo Paleontologico PAS “E.A. Martel”,
  • Parco Archeologico Monte Sirai,
  • Museo Archeologico Villa Sulcis

 

TI ASPETTO QUI PER IL TUO BIGLIETTO E IL TUO OMAGGIO SPECIAL GUEST!

Corriiiiii!!!!

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